Dif-tor heh smusma
L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile - Theodor Adorno
Boston. Anni ‘40.
Un bimbo ebreo, di origini ucraine, è in sinagoga con fratello, papà e nonno. Sono lì per partecipare a una cerimonia religiosa.
Cinque o sei persone salgono sul palco e intonano una Shekhina, ovvero una tipica preghiera ebraica.
Il padre dice al bimbo di coprirsi gli occhi con il tallit, lo scialle da usare nei rituali ebraici, e di non guardare. Il bimbo, obbediente, esegue. Alle sue orecchie arriva un canto tanto dissonante quanto suggestivo.
Se sei un bimbo, ti dicono di chiudere gli occhi, mentre intorno a te si dipana un mondo di suono e mistero, che fai?
Ovvio. Guardi. Di nascosto. Ma guardi.
E così il bimbo sbircia.
Non può immaginare che ciò che vede impatterà sulla vita di milioni di persone, per anni.
Avanti veloce.
1967, sul set di Star Trek.
Il cast è impegnato nelle riprese del primo episodio della seconda stagione, Il duello. Leonard Nimoy, mitico volto del dottor Spock, riflette sul suo personaggio. Deve girare una situazione inedita, mai vista nella prima stagione, Spock che incontra altri vulcaniani. Come ci si riconosce, tra vulcaniani? Come ci si saluta? Che cosa ci si dice?
Poi, il ricordo.
Quelle persone, alla sinagoga, tanti anni prima che cantavano. E quel gesto che il piccolo Leonard gli ha visto fare, che gesto era? I palmi di entrambe le mani aperti, i pollici tesi verso l’esterno, il medio e anulare separati, in modo che ciascuna mano formi una lettere V, a simboleggiare la lettera ebraica spin, ovvero la prima lettera della parola Shaddai, Signore. Era una benedizione rivolta ai fedeli.
Leonard propone il gesto al regista. E lui accetta. Ora i vulcaniani hanno il loro saluto ufficiale, associato alla frase Lunga vita e prosperità.
La puntata va in onda e il saluto diventa virale.
Un gesto antichissimo viene visto da un bambino ebreo di origini ucraine durante un rito religioso. Quel bimbo, da grande, lo ripropone come segno di pace nella più famosa serie di fantascienza che questo Pianeta abbia mai visto.
Ancora oggi è tra noi, tanto da essere diventato anche un’emoji (emoji che io uso in chiusura di conversazione, evitando come la peste pollici in su o manine che salutano).
Se vogliamo, oltre a mettere in circolo lamentele, rabbia, rancore e odio, possiamo diffondere, e accogliere, anche messaggi densi di valori umani. È un potere che abbiamo. Usiamolo.
Quindi, lunga vita e prosperità a tutte e tutti.
O se preferite, in vulcaniano: dif-tor heh smusma🖖
Succedono cose in via Pastrengo (e dintorni)
🖖 L’AUTOSTIMA: SIGNIFICATO E PROGETTO EDUCATIVO 🖖
con | Jacopo Boschini
quando | giovedì 13 marzo alle ore 20:30
dove | Cinema Astra, Viale Giulio Cesare 3 - Como
Dopo il successo di Io non sono quel che sono, continuano le proposte di AttivaMente per la rassegna "Relazionarsi", organizzata dal Comitato Genitori del Liceo Giovio. Questa volta Jacopo condurrà una conferenza sull'autostima, per aiutare genitori e ragazzi a riconoscerla e rafforzarla, dentro e fuori di sé.
“L’autostima è la certezza del proprio valore, la coscienza di essere un individuo unico, che abbraccia i punti di forza e le proprie debolezze. Spesso però, la stima di sé viene legata all’ambito delle competenze, del saper fare, e pertanto al rendimento o all’apparenza. In questo caso l’autostima può dipendere fortemente dal giudizio e dall’approvazione degli altri. La comprensione dei propri bisogni, di quelli dei propri figli, e delle reciproche aspettative, è il miglior punto di partenza per cominciare il viaggio alla costruzione di sé.”
Nel teatro dell’Accademia dei Trasformati:
🖖 UN ALTRO LUNEDÌ 🖖
quando | sabato 15 marzo ore 19:30
drammaturgia e regia | Laura Curino
con | Chiara Magri e Giulia Manzini
produzione | Tartaruga Associazione, Bergamo
Lo spettacolo racconta le storie di 12 imprenditrici che affrontano con passione e creatività le sfide del lavoro e della vita. Le loro esperienze, raccolte tramite interviste, offrono riflessioni sull’etica del lavoro e ispirano coraggio. Due attrici, una Boomer e una Millennial, portano in scena queste narrazioni intrecciando sogni, difficoltà e successi. Tra leggerezza, comicità e momenti di forte intensità, danno vita a personaggi autentici. Un viaggio teatrale che celebra la determinazione femminile.
Gener-Azioni è un appuntamento consolidato nel panorama culturale della città, dove convergono artisti pronti a offrire il loro contributo creativo a una comunità attenta e partecipe. In attesa della ristrutturazione degli spazi della ex Tintostamperia Val Mulini, gli spettacoli saranno ospitati nell’accogliente sede dell’Accademia dei Trasformati gestita da AttivaMente.
Fino a Giugno 2025, grandi artisti come il Teatro della Tosse, Lucilla Giagnoni, Valentina Romano e tanti altri trasformeranno il nostro piccolo teatro in un grande spazio di riflessione e spettacolo.
Un progetto realizzato con Confcooperative Insubria, Consorzio Abitare, e Piramide Engineering, grazie al supporto di Fondazione Cariplo e BCC Cantù.
031.6871771 | 351.9624891 | info@coopattivamente.it
BASTA PROCRASTINARE
La community di AttivaMente dove trovare gli eventi, gli spettacoli e le iniziative che ti perdi (speriamo di no) quando scegli di procrastinare.
Ecco il link o inquadra il QRcode se ci leggi da desktop.
Il GiùGiùGiù (più nerd che sia mai stato scritto) 🖖
Quando Leonard Nemoy ha raccontato la genesi del saluto vulcaniano.
Per i nerd più nerd, leggere qui.
Fondazione Vulcaniana, il sito.
La vulcanopedia, per sapere tutto, ma proprio tutto, sui vulcaniani e il loro mondo.
Il libro dell’altro dottor Spock. Che non c’entra nulla con la storia di oggi, ma citarlo è d’obbligo.
Doverosi ringraziamenti
AttivaMente riesce a fare ciò che fa anche grazie a Confcooperative Insubria, Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, Fondazione Cariplo, BCC Cantù. Ecco. Ci teniamo a dirlo.